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“AFTERMATCH Life Beyond Sport”: il 15 marzo appuntamento a Roma al Centro Olimpico di Acqua Cetosa

Il prossimo 15 Marzo presso il Centro Olimpico “Acqua Acetosa” di Roma, Performando sarà presente al meeting internazionale del progetto Erasmus+ “AFTERMATCH – Life Beyond Sport”.

Il progetto europeo, iniziato a gennaio del 2016 e a cui Performando sta dando il suo contributo insieme agli altri paesi coinvolti ovvero Slovenia, Grecia, Bulgaria e Polonia, si pone l’obiettivo di realizzare un approccio innovativo relativamente alla carriera post sportiva degli atleti professionisti, promuovendo un’insieme di buone pratiche che possano essere applicate trasversalmente da tutti coloro che si rapportano con gli stessi durante il loro percorso.

Un lavoro ambizioso e importante, che proprio per la sua complessità, vedrà la sua conclusione a dicembre del 2017; i consulenti di Performando hanno partecipato alle prime due tappe, che si sono svolte in Bulgaria e in Grecia, e si preparano per la terza che avrà luogo a Roma, all’interno del centro di preparazione olimpica che ospita atleti di livello nazionale e internazionale e che ben si sposa dunque con l’argomento dell’incontro.

Focus del meeting di marzo: la “dual career”, ovvero lo sviluppo della carriera di uno sportivo professionista, una volta terminata quella agonistica.

L’evento, a cui parteciperanno campioni dello sport e federazioni e istituzioni del settore, cercherà di rispondere alle domande legate a questo tema, quali:

come possono gli ex- sportivi riutilizzare le competenze acquisite durate la loro carriera agonistica? 

come possono essere supportati e formati per gestire al meglio il loro inserimento nel mondo del lavoro? 

Sarà un momento importante per l’avanzamento del progetto; i partner potranno confrontarsi con le diverse personalità del mondo dello sport presenti e dare un primo riscontro del lavoro svolto.

“Quale futuro dopo la maturità”: Andrea Di Lenna tra i relatori del convegno

Sabato 11 febbraio si è tenuto a Imola il convegno dal titolo “Quale futuro dopo la maturità” organizzato dall’azienda Cefla per festeggiare i suoi 85 anni di vita.

L’incontro, a cui hanno partecipato più di 660 studenti, è stato organizzato dall’azienda con l’intento di offrire ai maturandi del territorio informazioni e strumenti utili alla scelta post scolastica.

All’ evento sono stati invitati manager ed esperti nel campo della gestione delle risorse umane e della formazione, perché potessero portare ai giovani partecipanti una testimonianza diretta di quali siano le competenze maggiormente richieste oggi da un mondo del lavoro sempre più orientato verso la “digital reputation” e la globalizzazione dei mercati.

Tra gli ospiti intervenuti , oltre a rappresentanti dell’Università di Bologna e della società Adecco, anche Andrea Di Lenna, di Performando, che ha parlato delle sfide che aspetteranno i ragazzi usciti da scuola e dell’importanza di affrontarle con il giusto atteggiamento.

Una giornata ricca di stimoli per chi era presente, sia sotto la veste di partecipante che di relatore, che ha sottolineato ancora una volta quanto la disponibilità ad essere sempre pronti a mettersi in discussione sia come persona che come professionista possa essere una delle carte vincenti per gestire la complessità dello scenario attuale.

I trainer di Performando consulenti certificati D-I-S-C persolog®

I consulenti di Performando si avvalgono del test DISC nell’ambito di progetti legati allo sviluppo professionale.

Il DISC è un test di autovalutazione utilizzato dai professionisti delle risorse umane come strumento di supporto per esaminare il comportamento delle persone nel loro contesto professionale.

Grazie al completamento di un iter formativo predisposto dai docenti di Persolog Italy, il team di Performando ha sviluppato le conoscenze e le competenze necessarie per la somministrazione e l’interpretazione di tale strumento.

Il test è un modello teorico che si basa sul presupposto che le caratteristiche comportamentali di una persona possano essere raggruppate in 4 stili prevalenti: Dominante, Inflluente, Stabile e Cauto (da qui l’acronimo che dà il nome allo strumento).

Tutte le persone possiedono i 4 stili, ciò che importa agli occhi di chi vuole capire il professionista che ha di fronte è la prevalenza di uno stile rispetto agli altri (stile primario) e ciò che questo comporta in ambito organizzativo.

Ogni stile infatti ha precise caratteristiche e si manifesta in determinati comportamenti, che in base al contesto all’interno del quale sono agiti, possono essere letti come più o meno funzionali.

La somministrazione del DISC si mostra utile per capire quali sono le strategie di comportamento che ogni persona mette in atto in base alle percezioni che ha di sé, degli altri e dell’ambiente circostante.

Così come può aiutare la persona ad acquisire consapevolezza di come i propri comportamenti possano essere più o meno vantaggiosi contestualmente al suo ruolo e le sue responsabilità.

Per un’azienda, poter ragionare sui diversi profili presenti al suo interno è importante per capire come integrare in maniera efficace i suoi collaboratori, individuare chi è più o meno compatibile con gli standard aziendali, e organizzare lo sviluppo e la crescita di ognuno di essi in relazione agli obiettivi a breve e lungo termine.

Gli ambiti in cui può essere utilizzato il DISC sono differenti tra cui: coaching individuale, consulenza organizzativa e valutazione del potenziale.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva relativa all’utilizzo del DISC: info@performando.it

Performando e l’università di Padova per un percorso esperienziale sulle competenze trasversali

Nei mesi di aprile e maggio Performando ha collaborato con l’Università di Padova nella realizzazione di un progetto legato allo sviluppo delle competenze trasversali degli studenti dell’Ateneo patavino.

Il percorso, di cui sono previste altre due edizioni entro il 2017, è stato organizzato dal Servizio Stage e Career Service dell’Università e ha visto la partecipazione di una trentina di studenti e neo laureati.

Obiettivo del progetto quello di far sperimentare ed “allenare” le soft skills, ovvero l’insieme delle caratteristiche personali e capacità che influenzano il modo in cui una persona fa fronte di volta in volta alle richieste dell’ambiente lavorativo (e non solo) in cui è inserita. Alcuni esempi sono: team work, comunicazione, problem solving, leadership, flessibilità … solo per citarne alcune.

Lo sviluppo di tali competenze può fare la differenza valorizzando e rafforzando le conoscenze tecniche possedute come viene riassunto in questo video realizzato proprio durante il percorso formativo.

Insieme all’Università di Padova abbiamo voluto dare agli studenti la possibilità di vivere da protagonisti tali competenze e per questo gli incontri sono stati strutturati secondo la metodologia formativa esperienziale, modalità che contraddistingue da sempre l’approccio di Performando.

I laboratori pomeridiani svolti all’interno del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Padova, sono stati organizzati in modo che le lezioni “classiche” in aula si integrassero con le attività svolte all’aperto, complici il bel tempo e gli ampi spazi della struttura a disposizione.

Valore aggiunto è stata la testimonianza e presenza ad alcuni incontri di Stefano Brondi, consulente senior di Performado, che vanta un’esperienza trentennale nel campo della direzione delle risorse umane di importanti aziende italiane.

Gli studenti, lavorando con Stefano Brondi e gli altri due trainer responsabili del progetto, Andrea Petromilli e Sara Caroppo, hanno così scoperto criteri e valori di centrale importanza nel mondo aziendale e hanno avuto risposte alle loro domande sull’attuale mercato del lavoro e sull’esperienza del colloquio di selezione.

Il percorso ha visto la sua conclusione alla fine di maggio, durante un incontro in cui i partecipanti si sono messi alla prova in maniera creativa e hanno raccontato, divisi in gruppi, il loro personale punto di vista relativamente all’esperienza svolta.

L’entusiasmo dimostrato da tutti è stato l’ingrediente finale di questa prima edizione del progetto.

La seconda edizione partirà dopo l’estate.

Chiunque sia interessato può contattare il Servizio Stage e Career Service dell’Università

Nel link seguente invece il video realizzato dal servizio Cmela dell’Università di Padova che racconta in breve obiettivi e metodologia del progetto realizzato.

Buona visione!

Perché c’è bisogno di un coach?

a cura di Antonio Agostini

Dubbi legittimi di un manager o di un imprenditore

1 Siamo andati avanti per tanti anni senza coach, perché mai dovrebbe servirne uno proprio adesso?

2 Io, ora come ora, non ho bisogno di imparare niente:  ho creato un’impresa, la dirigo da anni.  Ne saprò abbastanza, no?

3 Io non ho bisogno di un coach;  non ho bisogno di qualcuno che mi dica come debba condurre il mio business o come debba comandare dentro la mia azienda.

4 Questo non è proprio il momento per un coach:  di questi tempi la mia azienda ha ben altri problemi.  Più avanti, magari…

Risposte scontate, anche se a volte scomode

1 Perché oggi le cose sono molto più complicate:  mercati, clienti, prodotti, tecnologia, finanza, relazioni, la politica, il futuro…  Il buon senso non basta più e l’esperienza di ieri vale sempre di meno per capire il domani.  Dobbiamo rinnovarci di continuo, provare strade nuove.  Senza perdere però i valori e le motivazioni che ci hanno portato fino a qui.  Dobbiamo cambiare, ma rimanere noi stessi.

2 Molto spesso nella vita non abbiamo bisogno di apprendere cose nuove.  Ciò che sappiamo quasi sempre è abbastanza.  Più che altro avremmo casomai bisogno di fare sì sempre le stesse cose;  magari però in maniera diversa.  Perché di sicuro non c’è un solo modo per fare una cosa.  E i risultati possono essere molto diversi.

3 Oggi comandare non basta più.  Dirigere neanche.  Troppo centrati sull’esecuzione, si finisce per trascurare il senso delle cose, i perché che contano.  Oggi un imprenditore ha bisogno di fare appello a tutte le sue capacità umane;  deve sapere ispirare, motivare, stimolare, far sognare.  Sia dentro che fuori l’azienda;  i propri clienti come i propri collaboratori.  Non deve essere solo un capo:  ha bisogno di essere un esempio da seguire.

4 E allora quando?  Se non adesso, domani forse?  Crediamo davvero che domani sarà meglio, che ci sarà più tempo per pensare e per pianificare?  I bei tempi andati, calmi e rilassati, non torneranno più:  rassegnamoci.  E allora, quale problema potrà mai avere la priorità rispetto alla strategia del nostro business e alla crescita della nostra azienda?  Il momento buono invece è proprio adesso:  i mercati non aspettano.

Oggi un imprenditore deve farsi in quattro

Deve essere un sognatore.  Deve saper immaginare il futuro che gli altri ancora non vedono, conservare l’ottimismo e infondere coraggio per superare i momenti difficili.  Per questo serve un business coach.  Amplia la visuale, cambia la prospettiva, fa sentire di non essere più i soli a volere un domani migliore.

Deve essere critico.  Deve saper vedere le cose in maniera razionale, senza farsi prendere troppo dall’entusiasmo.  Deve saper anticipare i problemi e intuire le difficoltà.  Per questo serve un business coach.  Aiuta ad analizzare in profondità le cose, condivide dubbi e preoccupazioni.  Affianca nell’individuare le soluzioni.  Pone le domande giuste che nessuno ha il coraggio di chiedere.

Deve essere appassionato.  Deve trasmettere senso di appartenenza e infondere fiducia.  Deve saper tener conto delle emozioni e dei sentimenti.  Più che dirigere, deve chiamare a collaborare.  Più che comunicare, deve condividere.  Per questo serve un business coach.  Aiuta a riscoprire e ad infondere agli altri i propri valori, il senso dimenticato del lavoro, il motivo di fondo per cui si è fondata un’impresa.  Aiuta a ricordarsi che il business senza la passione non vale poi granché.

Deve essere concreto.  Deve raggiungere risultati;  essere energico, attivo, ottimista e resistente.  In ogni momento deve sapere ciò di cui c’è bisogno e trovare la forza per ottenerlo.  Per questo serve un business coach.  Un partner riservato e affidabile con cui condividere il pensiero strategico e con il quale pianificare le azioni da compiere e gli obiettivi da raggiungere.  Un business coach stimola, sfida, incoraggia, sostiene, aiuta a raggiungere traguardi che sembravano impossibili.

Per tutto questo, oggi più che mai serve un business coach

Qualcuno che aiuti a rimettere insieme i pezzi del puzzle, senza perderne neanche uno.  Qualcuno che offra un confronto aperto e sereno, un feedback sincero e disinteressato:  cose che difficilmente si trovano all’interno di un’azienda.  Qualcuno che sia competente nel business, ma al tempo stesso estraneo ai giochi di potere;  che favorisca una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità;  che aiuti ad ampliare e diversificare la prospettiva.  Qualcuno che affianchi e sostenga nel raggiungere nuovi traguardi e risultati migliori.

Per sè e per la propria impresa.

Performando e PepsiCo partner per l’anno 2016/2017

PepsiCo rinnova la collaborazione con Performando per l’anno 2016 – 2017 attraverso la distribuzione dei suoi prodotti, in particolare quelli con il marchio Gatorade, durante le attività di Outdoor Training.

L’azienda, presente sul mercato italiano dall’inizio degli anni ’60 grazie ad accordi di franchising e successivamente con una filiale operativa dal 1995, opera sul nostro territorio principalmente nel settore delle bevande analcoliche in diverse categorie: le bevande gassate (Carbonated Soft Drinks) a cui si aggiungono nel 2002 le bevande isotoniche (Sport Drink) quando PepsiCo acquisisce il marchio leader di mercato Gatorade.

Dal 2006 l’azienda distribuisce anche i succhi di frutta Tropicana, mentre nel 2008 è stata siglata un’importante joint venture con Unilever che riguarda la produzione, la commercializzazione e la promozione del tè freddo Lipton Ice Tea.
Fanno parte del portafoglio anche i Succhi a marchio Looza.

Per avere maggiori informazioni sulle attività e i servizi offerti cliccare qui

Bruno Durante parla di comunicazione al congresso internazionale di ottica oftalmica

Domenica 9 ottobre Bruno Durante di Performando parteciperà come relatore all’ottavo congresso internazionale di contattologia e ottica oftalmica dal titolo: L’importanza della personalizzazione nella correzione visiva e nella scelta dei sistemi correttivi, che avrà luogo a Monopoli (BA) presso il Resort Porto Giardino .

Il suo intervento verterà sull’importanza della comunicazione ai fini di intervenire in maniera efficace e altamente qualificata nella relazione con il paziente e dunque personalizzare il servizio offerto dal medico competente.

In una sessione in plenaria del convegno, che coinvolgerà professionisti e relatori provenienti da tutta Italia e non solo, Bruno Durante si soffermerà sull’unicità della persona e su come al giorno d’oggi ogni professionista debba sempre di più prestare attenzione alla componente umana del proprio lavoro e sviluppare competenze trasversali a quelle propriamente specialistiche, come la comunicazione e l’ empatia.

Il congresso sarà un’ulteriore occasione perché il mondo della ricerca si interroghi su aspetti complementari al proprio.

Solo in un’ottica di costante confronto e sinergia si può parlare con fermezza e convinzione di innovazione e benessere.

La mia esperienza in Performando

a cura di Alessandra Scafa

Grazie alla mia esperienza di tirocinio presso Performando ho avuto modo di confrontarmi per la prima volta in maniera concreta con il contesto della formazione professionale, mettendo così in pratica ed affinando le conoscenze e competenze maturate nel corso dei miei studi.

Il mio incontro con Performando è avvenuto in due step.

La prima volta che ne ho sentito parlare è stato attraverso le parole di un amico, che aveva svolto a sua volta il tirocinio presso la società, e me l’ha consigliata.

Tempo dopo poi ho preso parte ad un corso tenuto proprio da Andrea Petromilli, formatore di Performando, in collaborazione con l’Università degli studi di Padova.

L’approccio utilizzato per l’intervento, ovvero quello della formazione esperenziale, mi ha subito affascinato per via della scelta di utilizzare la metafora del “gioco” ai fini dell’apprendimento e rendere così la formazione più coinvolgente ed efficace.

Incuriosita dalla metodologia osservata, mi sono quindi candidata per svolgere la mia attività di tirocinio pre-lauream presso Performando.

Il tirocinio mi ha offerto la possibilità di mettere finalmente le “mani in pasta” e di scoprire tutte le attività e gli step che si nascondono dietro ad una sola ora di formazione.

Sono stata infatti coinvolta in diverse attività (dal back-office alla collaborazione in aula), gradualmente, ed in base alle mie competenze e attitudini.

Il supporto fornitomi da tutti coloro che costituiscono lo staff di Performando è stato fondamentale.

Tutte le persone del team con cui ho condiviso le mie 400 ore di attività, in un clima di sostegno e fiducia, hanno accolto sempre con prontezza le mie domande ed i miei dubbi, mettendo a disposizione la loro esperienza.

E’ stata un’esperienza formativa e un’occasione importante, che mi ha consentito di mettermi in gioco, e sperimentarmi in un contesto in cui tutto quello che fino ad ora avevo solo studiato, ha trovato finalmente applicazione concreta.

Performando e l’università di Padova per un percorso esperienziale sulle competenze trasversali

Nei mesi di aprile e maggio Performando ha collaborato con l’Università di Padova nella realizzazione di un progetto legato allo sviluppo delle competenze trasversali degli studenti dell’Ateneo patavino.

Il percorso, di cui sono previste altre due edizioni entro il 2017, è stato organizzato dal Servizio Stage e Career Service dell’Università e ha visto la partecipazione di una trentina di studenti e neo laureati.

Obiettivo del progetto quello di far sperimentare ed “allenare” le soft skills, ovvero l’insieme delle caratteristiche personali e capacità che influenzano il modo in cui una persona fa fronte di volta in volta alle richieste dell’ambiente lavorativo (e non solo) in cui è inserita. Alcuni esempi sono: team work, comunicazione, problem solving, leadership, flessibilità … solo per citarne alcune.

Lo sviluppo di tali competenze può fare la differenza valorizzando e rafforzando le conoscenze tecniche possedute come viene riassunto in questo video realizzato proprio durante il percorso formativo.

Insieme all’Università di Padova abbiamo voluto dare agli studenti la possibilità di vivere da protagonisti tali competenze e per questo gli incontri sono stati strutturati secondo la metodologia formativa esperienziale, modalità che contraddistingue da sempre l’approccio di Performando.

I laboratori pomeridiani svolti all’interno del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Padova, sono stati organizzati in modo che le lezioni “classiche” in aula si integrassero con le attività svolte all’aperto, complici il bel tempo e gli ampi spazi della struttura a disposizione.

Valore aggiunto è stata la testimonianza e presenza ad alcuni incontri di Stefano Brondi, consulente senior di Performado, che vanta un’esperienza trentennale nel campo della direzione delle risorse umane di importanti aziende italiane.

Gli studenti, lavorando con Stefano Brondi e gli altri due trainer responsabili del progetto, Andrea Petromilli e Sara Caroppo, hanno così scoperto criteri e valori di centrale importanza nel mondo aziendale e hanno avuto risposte alle loro domande sull’attuale mercato del lavoro e sull’esperienza del colloquio di selezione.

Il percorso ha visto la sua conclusione alla fine di maggio, durante un incontro in cui i partecipanti si sono messi alla prova in maniera creativa e hanno raccontato, divisi in gruppi, il loro personale punto di vista relativamente all’esperienza svolta.

L’entusiasmo dimostrato da tutti è stato l’ingrediente finale di questa prima edizione del progetto.

La seconda edizione partirà dopo l’estate.

Chiunque sia interessato può contattare il Servizio Stage e Career Service dell’Università

Nel link seguente invece il video realizzato dal servizio Cmela dell’Università di Padova che racconta in breve obiettivi e metodologia del progetto realizzato.

Buona visione!

Performando facilita le sinergie di Starhotels

Il team di Performando ha avuto il piacere di partecipare, con una mezza giornata di team building, al meeting interno del gruppo alberghiero Starhotels, rinomata compagnia di fama internazionale nel mondo dell’hotellerie.

Il gruppo, che possiede 25 hotel 4 e 5 stelle in Italia, New York, Parigi e Londra, ha avviato di recente l’acquisizione e la gestione della catena Royal Demeure, con l’obiettivo di realizzare il primo modello di aggregazione di qualità nel settore dell’hospitality e consolidare la sua posizione nel segmento dell’hotellerie di alta gamma.

All’interno di questo scenario, si colloca l’intervento di Performando, chiamata per lavorare con i direttori degli alberghi del gruppo e la prima linea manageriale della sede centrale sui temi del cambiamento e del lavoro di squadra.

Nella splendida cornice del resort Hotel Villa Michelangelo di Vicenza, i partecipanti, divisi per squadre, si sono messi alla prova sotto la guida dei trainer Andrea Petromilli, Francesco Apuzzo e Sara Caroppo.

L’approccio utilizzato per le attività è stato di tipo esperienziale, l’aspetto ludico ed emotivo delle attività svolte si è unito con quello razionale delle fasi di debriefing, in cui i partecipanti si sono confrontati sulle dinamiche emerse e sulla possibilità di trasferire quanto fatto nel proprio contesto lavorativo.

Attività conclusiva del team building: la costruzione dei ponti di carta, simbolo di coordinamento e appartenenza, con la rinnovata consapevolezza che i grandi obiettivi si raggiungono solo quando ogni singolo ponte lavora in sinergia con gli altri.

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