Perché c’è bisogno di un coach?

a cura di Antonio Agostini

Dubbi legittimi di un manager o di un imprenditore

1 Siamo andati avanti per tanti anni senza coach, perché mai dovrebbe servirne uno proprio adesso?

2 Io, ora come ora, non ho bisogno di imparare niente:  ho creato un’impresa, la dirigo da anni.  Ne saprò abbastanza, no?

3 Io non ho bisogno di un coach;  non ho bisogno di qualcuno che mi dica come debba condurre il mio business o come debba comandare dentro la mia azienda.

4 Questo non è proprio il momento per un coach:  di questi tempi la mia azienda ha ben altri problemi.  Più avanti, magari…

Risposte scontate, anche se a volte scomode

1 Perché oggi le cose sono molto più complicate:  mercati, clienti, prodotti, tecnologia, finanza, relazioni, la politica, il futuro…  Il buon senso non basta più e l’esperienza di ieri vale sempre di meno per capire il domani.  Dobbiamo rinnovarci di continuo, provare strade nuove.  Senza perdere però i valori e le motivazioni che ci hanno portato fino a qui.  Dobbiamo cambiare, ma rimanere noi stessi.

2 Molto spesso nella vita non abbiamo bisogno di apprendere cose nuove.  Ciò che sappiamo quasi sempre è abbastanza.  Più che altro avremmo casomai bisogno di fare sì sempre le stesse cose;  magari però in maniera diversa.  Perché di sicuro non c’è un solo modo per fare una cosa.  E i risultati possono essere molto diversi.

3 Oggi comandare non basta più.  Dirigere neanche.  Troppo centrati sull’esecuzione, si finisce per trascurare il senso delle cose, i perché che contano.  Oggi un imprenditore ha bisogno di fare appello a tutte le sue capacità umane;  deve sapere ispirare, motivare, stimolare, far sognare.  Sia dentro che fuori l’azienda;  i propri clienti come i propri collaboratori.  Non deve essere solo un capo:  ha bisogno di essere un esempio da seguire.

4 E allora quando?  Se non adesso, domani forse?  Crediamo davvero che domani sarà meglio, che ci sarà più tempo per pensare e per pianificare?  I bei tempi andati, calmi e rilassati, non torneranno più:  rassegnamoci.  E allora, quale problema potrà mai avere la priorità rispetto alla strategia del nostro business e alla crescita della nostra azienda?  Il momento buono invece è proprio adesso:  i mercati non aspettano.

Oggi un imprenditore deve farsi in quattro

Deve essere un sognatore.  Deve saper immaginare il futuro che gli altri ancora non vedono, conservare l’ottimismo e infondere coraggio per superare i momenti difficili.  Per questo serve un business coach.  Amplia la visuale, cambia la prospettiva, fa sentire di non essere più i soli a volere un domani migliore.

Deve essere critico.  Deve saper vedere le cose in maniera razionale, senza farsi prendere troppo dall’entusiasmo.  Deve saper anticipare i problemi e intuire le difficoltà.  Per questo serve un business coach.  Aiuta ad analizzare in profondità le cose, condivide dubbi e preoccupazioni.  Affianca nell’individuare le soluzioni.  Pone le domande giuste che nessuno ha il coraggio di chiedere.

Deve essere appassionato.  Deve trasmettere senso di appartenenza e infondere fiducia.  Deve saper tener conto delle emozioni e dei sentimenti.  Più che dirigere, deve chiamare a collaborare.  Più che comunicare, deve condividere.  Per questo serve un business coach.  Aiuta a riscoprire e ad infondere agli altri i propri valori, il senso dimenticato del lavoro, il motivo di fondo per cui si è fondata un’impresa.  Aiuta a ricordarsi che il business senza la passione non vale poi granché.

Deve essere concreto.  Deve raggiungere risultati;  essere energico, attivo, ottimista e resistente.  In ogni momento deve sapere ciò di cui c’è bisogno e trovare la forza per ottenerlo.  Per questo serve un business coach.  Un partner riservato e affidabile con cui condividere il pensiero strategico e con il quale pianificare le azioni da compiere e gli obiettivi da raggiungere.  Un business coach stimola, sfida, incoraggia, sostiene, aiuta a raggiungere traguardi che sembravano impossibili.

Per tutto questo, oggi più che mai serve un business coach

Qualcuno che aiuti a rimettere insieme i pezzi del puzzle, senza perderne neanche uno.  Qualcuno che offra un confronto aperto e sereno, un feedback sincero e disinteressato:  cose che difficilmente si trovano all’interno di un’azienda.  Qualcuno che sia competente nel business, ma al tempo stesso estraneo ai giochi di potere;  che favorisca una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità;  che aiuti ad ampliare e diversificare la prospettiva.  Qualcuno che affianchi e sostenga nel raggiungere nuovi traguardi e risultati migliori.

Per sè e per la propria impresa.

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