Pensieri lenti e veloci di D. Kahneman

pensierilevAutore: Daniel Kahneman

Anno di pubblicazione: 2012

Editore: Oscar Mondadori

Numero di pagine: 548

Costo: 22,00 euro

 

Recensione a cura di Daniele Tramannoni

Daniel Kahneman: “uno psicologo vincitore del premio Nobel per l’economia”.

Se anche voi per un attimo avete pensato: “Che strano!”, allora avete avuto la mia stessa impressione quando ho letto la biografia di Daniel Kahneman, docente di psicologia a Princeton, premiato a Stoccolma «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza».

Estremamente incuriosito ho deciso di acquistare il suo libro più famoso: “Pensieri Lenti e Veloci”, pubblicato in Italia nel 2012.

La cosa che stupisce maggiormente di questo libro, e il motivo per cui vi invito a leggerlo, è che l’autore dimostra che la scienza può essere divertente senza perdere il suo rigore.

Kahneman riesce pienamente nell’intento di rivelarci i meccanismi più profondi del nostro cervello con relativa semplicità, narrando una storia dalla trama avvincente.

Il pensiero umano, spiega l’autore, funziona in base ai due sistemi protagonisti del racconto:

– Il Sistema 1, o Pensiero Veloce, inconsapevole, intuitivo e che costa poca fatica.

-Il Sistema 2, o Pensiero Lento, consapevole, che usa ragionamenti deduttivi e richiede molta più concentrazione.

Nelle nostre azioni quotidiane ognuno di noi è continuamente guidato dall’alternanza di questi due sistemi.

Il sistema 1 è quello che si attiva nel momento in cui, entrando in casa dopo una giornata di lavoro, notiamo un’espressione insolita in un nostro familiare.

Si tratta del pensiero istintivo che si attiva rapidamente per decodificare il mondo che ci circonda e ci permette di reagire istantaneamente.

Rispondere invece ad un’operazione di calcolo, ad esempio 14 x 37, richiede l’attivazione del sistema 2, più lento, ma l’unico in grado di analizzare in profondità le situazioni, confrontare le varie caratteristiche degli oggetti, e operare scelte oculate tra varie opzioni.

Noi spesso ci illudiamo di farci guidare dal Sistema 2, siamo sicuri di prendere le decisioni dopo un’ attenta riflessione; in realtà è il Sistema 1 a controllare la nostra vita per la maggior parte del tempo, anche perché il Pensiero Lento è “pigro”, si affatica presto.

Gran parte delle riflessioni di questo libro riguardano i bias dell’intuizione e ci spiega come riconoscerli.

Individuare l’errore, però, non significa denigrare l’intelligenza umana, così come il concentrarsi sulle malattie proprio dei manuali di medicina non significhi negare la buona salute.

Vivendo la nostra vita ci lasciamo di norma guidare da impressioni e sensazioni, e la fiducia che abbiamo nelle nostre convinzioni e preferenze intuitive è solitamente giustificata e necessaria.

Perché, se è indiscutibile che il Sistema 1 è all’ origine della maggior parte dei nostri errori, è anche vero che produce tante “intuizioni esperte”: si pensi a quei riflessi automatici, essenziali nella nostra vita per prendere decisioni importanti in poche frazioni di secondo.

Il chirurgo in sala operatoria, il vigile del fuoco di fronte a un incendio, attraverso il Pensiero Veloce, fanno scelte di vita e di morte per gestire le emergenze, e molto spesso prendono la decisione giusta in quei pochi attimi.

Il valore aggiunto del libro, in confronto alle classiche pubblicazioni di carattere scientifico, è proprio il fine pratico degli argomenti trattati e il riscontro nella vita quotidiana di ognuno di noi.

L’autore infatti propone alcuni stratagemmi utili a identificare e comprendere gli errori di giudizio più comuni e ridurre il più possibile le scelte sbagliate.

Vi invitiamo quindi a leggere il libro per approfondire tali tematiche e conoscere i consigli dello psicologo, premio nobel per l’economia.

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