Formazione esperienziale e sinapsi neuronali: l’apprendimento incisivo

a cura di Roberto Micciulla

 

cervello-spazio-48684“If you don’t use it, you lose it”
(Antico adagio)

La ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze è un mondo in forte espansione, piena di sorprese che ogni giorno aiuta a svelare i meccanismi biologici del comportamento umano e a comprendere sempre meglio quel mondo ancora in gran parte inesplorato chiamato “mente”.

La caratteristica di incisività della formazione esperienziale modalità da sempre privilegiata da Performando si basa su meccanismi ben noti agli studiosi nel campo neuroscientifico che ormai da tempo cercano di spiegare i processi alla base dell’apprendimento. L’oggetto di studio in questione è soprattutto la solidificazione sinaptica a livello neuronale e la riconfigurazione delle connessioni nervose che creano ciò che definiamo memoria.

Uno tra i primi importanti contributi nel campo delle neuroscienze venne dalle ricerche del nostro premio Nobel Rita Levi Montalcini con la scoperta del famoso NGF (fattore di crescita nervoso), importante proteina funzionale alla sopravvivenza o alla morte dei neuroni. Molti di lì in avanti sono stati i tasselli aggiunti da altre ricerche che miravano a comprendere meglio il sistema nervoso inteso come un sistema “plastico”, cioè modificabile. Infatti, la grande rivoluzione nel pensiero scientifico dei nostri tempi è l’idea che il cervello mantenga qualità di plasticità anche in età adulta, sebbene con grado differente da quella della prima infanzia e giovinezza. Come vedremo più avanti , la formazione esperienziale utilizza al meglio questa “Plasticità Cerebrale”.

Il ricercatore danese Dudai distingue due tipi di consolidazione sinaptica (apprendimento):

1) “Fast synaptic consolidation” che occorre in maniera omogenea in quasi tutto il cervello ed è alla base dei piccoli apprendimenti che tutti noi esperiamo nella vita di tutti i giorni, come quando impariamo una qualche informazione che ci è utile per qualche giorno e che poi dimentichiamo facilmente.

2) “Slower system consolidation”che è un tipo di apprendimento “duraturo” e “profondo” che è relato all’attività di un’importante struttura cerebrale: l’ippocampo.

Tra le molteplici funzioni svolte dall’ippocampo nel cervello, la più importante è quella di “stoccaggio” delle informazioni apprese. Gli studi effettuati ci dimostrano che l’ippocampo ha un ruolo fondamentale nella memoria esplicita con una forte componente temporale; persone che hanno ricevuto lesioni bilaterali in questa struttura perdono la capacità di immagazzinare nuove informazioni e non solo, anche le informazioni apprese prima di ricevere il danno vengono perse in una certa parte.

Questo fa ipotizzare che l’ippocampo sia fondamentale nella consolidazione sinaptica del processo mnemonico e che questo ruolo venga svolto in un arco temporale dilatato. Infatti, le informazioni apprese in giorni, mesi o in alcuni casi anni prima del danno ippocampale venivano perse, poiché non avevano avuto il tempo necessario per il “consolidamento”. Quindi, l’apprendimento più efficace e duraturo è quello che maggiormente attiva queste regioni e che aumenta l’attivazione generale del nostro cervello.

Secondo i ricercatori Americani Rubin e Katz, il cervello rimane giovane e apprende in maniera efficace quando c’è un attivazione multisensoriale e fuori dagli schemi. In un contesto nuovo che rompe le abitudini giornaliere, in una situazione che ispira curiosità, sentimenti positivi e che stimola il nostro corpo in maniera completa e multisensoriale, c’è un apprendimento che può essere definito “brillante”. L’attività ludica e sportiva sono i classici esempi di situazioni di stimolazione benefica per il nostro cervello.

Queste caratteristiche appena elencate sono proprio i punti di forza della formazione esperenziale proposta da Performando. L’obiettivo principale di trasmettere un messaggio, il saper-fare, il saper-crescere acquista potere e qualità grazie a questa metodologia, che come dimostrano le ricerche ha caratteristiche di incisività.

Con la formazione outdoor tipica di questo tipo di metodologia la persona sperimenta una condizione nuova e stimolante. Il cervello è messo nelle condizioni ottimali e naturali per apprendere e creare nuove connessioni sinaptiche che andranno a formare un ricordo durevole e soprattutto positivo. La persona partecipa attivamente alla sessione esperienziale e viene stimolata in maniera completa. Il contesto ludico serve soprattutto da traino motivatore e permette di poter sperimentare e creare in maniera libera e sicura.

Come visto prima, queste sono tutte caratteristiche che generano “attivazioni” neurali positive per la memoria. Il motto “Creiamo onde positive” rispecchia pienamente il successo “sinaptico” della nostra formazione.

Menu