L’approccio di Performando si caratterizza per la costante attenzione in tutte le sue proposte formative, sia quelle in aula che in quelle outdoor, alla gestione delle emozioni.
A questo proposito interessante risulta l’articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica, relativo ad una ricerca apparsa sulla rivista scientifica New Scientist.
La notizia è che in un mondo che cambia, fatto di persone che continuamente si evolvono, anche le “emozioni universali” crescono. Per lo meno di numero.
Il giornale britannico è convinto infatti che ogni epoca abbia “i suoi stati d’animo”.
Accanto quindi alle emozioni universali, quelle su cui gli psicologi di tutto il mondo concordano, e che sono gioia, tristezza, rabbia, paura, sorpresa e disgusto, se ne andrebbero ad aggiungere altre 5, definite con il termine “super emozioni”:
- l’ispirazione, chiamata in lingua inglese “elevation”, o “uplifting emotion”
- la curiosità
- l’orgoglio
- la gratitudine
- la confusione
Secondo i ricercatori ognuna di queste emozioni ha una particolare espressione, visibile e riconosciuta universalmente grazie ai movimenti del corpo, soprattutto quelli facciali.
La “regina delle super emozioni” è la confusione, in quanto rappresenta il punto di partenza che permette il generarsi delle altre emozioni. Secondo il Prof. Paul Silvia,la confusione è “il modo in cui il nostro cervello ci avverte dell’infondatezza dei nostri pensieri e dei nostri schemi mentali”. Nel momento in cui accade ciò, la mente si attiva e cerca nuove strategie per cambiare schema o addirittura crearne uno nuovo e più funzionale.
Il punto di forza di questa ricerca, per chi lavora a stretto contatto con le persone, è di essere un’ ulteriore conferma dell’importanza di concentrarsi sulle emozioni, per facilitare processi di cambiamento, motivazione, comunicazione e sviluppo,ecc.
Sono infatti le emozioni che determinano l’attivazione di un comportamento piuttosto che di un altro. Riuscire a riconoscerle e comprenderle, è il miglior modo per acquisire consapevolezza di sé e degli altri, così da poter agire da protagonista all’interno dei contesti,sia personali che professionali, in cui si è coinvolti.