Sperimentazione attiva e nuove possibilità di cambiamento

a cura di Tommaso Cuccarolo

DSC_0102Le teorie più recenti sulle neuroscienze evidenziano come la sperimentazione attiva della persona durante il processo formativo sia una delle strategie più efficaci di apprendimento.
Tramite la sperimentazione di diverse metodologie e approcci, la persona può imparare a gestire il cambiamento con un’ottica di apprendimento continuo.
Partendo dalla teoria di D. Kolb, che individua quattro fasi distinte di apprendimento e pone rilevanza alla fase della sperimentazione attiva, Performando utilizza anche le metodologie del self-empowerment e della formazione esperienziale per promuovere tale approccio. È attraverso l’integrazione di diverse metodologie che si possono creare percorsi formativi solidi e specifici per ogni situazione.
Avvalendosi di una metafora, equivarrebbe all’immagine di due torrenti provenienti da due montagne opposte che scorrendo a valle giungono ad un punto in cui sfociano in un unico fiume, che aumenta la sua forza grazie all’acqua affluita.
Anche le due metodologie iniziano il loro percorso da fasi opposte ma sono parte dello stesso processo; sfruttano entrambe la forza della sperimentazione attiva con la differenza che nella formazione Esperienziale essa rappresenta l’innesco del ciclo, mentre nel Self -Empowerment è il punto d’arrivo.
L’approccio del Self-Empowerment è stato importato in Italia da Massimo Bruscaglioni, attuale docente presso l’università di Padova e esponente di riferimento della metodologia in Italia.
Gli anni 70’ videro la nascita dell’espressione “educazione degli adulti” e l’affermarsi di M.Knowles, il quale considera gli adulti come soggetti in apprendimento con specifiche prospettive individuali. Egli , insieme a Kolb, si può ritenere il capostipite della formazione esperienziale per gli adulti, dato che l’obbiettivo del suo insegnamento si può definire come progressiva acquisizione di autonomia nell’apprendimento.
Il Self-Empowerment si fonda sul processo di apertura di nuove possibilità detto” possibilitazione” che permette la prefigurazione positiva di sé rispetto ad un ambito specifico della propria vita.
La fase iniziale del processo consiste in un’auto osservazione riflessiva, svolta dalla persona, sui propri bisogni e desideri.
Una volta distinti i desideri, li si concettualizza nella vision e li si sperimenta in maniera positiva e reversibile.
La persona può avere così un’esperienza concreta di ciò che si era prefigurata nella vision, affrontando il cambiamento con maggiore consapevolezza nel prendere decisioni.
Il processo facilita la persona a compiere la scelta migliore per sé in maniera attiva, contribuendo a farle acquisire un maggior senso di controllo riguardo la propria auto-realizzazione.
Anche la formazione esperienziale permette alla persona di ristrutturare le proprie conoscenze durante il processo formativo.
Il punto di partenza è la sperimentazione attiva della persona che tramite l’esperienza concreta riesce a provare in un ambiente protetto i propri bisogni e desideri. Nell’ultima fase del processo, la persona lavora per concettualizzare concretamente l’apprendimento acquisito per applicarlo nel contesto lavorativo e personale.
La vision è un concetto che si trova in entrambe le metodologie e può essere considerato un’ulteriore punto in comune dopo quello della sperimentazione attiva.
La vision permette di ricategorizzare come una persona si percepisce in maniera positiva e realizzata, aiutandola a programmare obbiettivi futuri in un’ottica di speranza e pro-attività per il suo sviluppo personale e professionale.
Questo è uno dei punti fondamentali, come quello delle sperimentazione, che lasciano di più la traccia nella persona e sono punti di svolta per il raggiungimento dell’obbiettivo formativo.
L’integrazione delle due metodologie porta la persona a concentrarsi sui propri punti di forza, a reperire risorse interne, a prepararsi a sfruttare quelle esterne agendo attivamente, sfruttando al massimo il proprio potenziale e il contesto in cui si è inseriti.
Le sperimentazioni preparano la persona ad affrontare i potenziali ostacoli alla realizzazione delle vision, permettendo così di organizzare strategie efficaci per poi applicarle in esperienza concrete, senza farsi rallentare, nel processo d’apprendimento da essi.
Un punto di sviluppo del processo sta nel concepire la sperimentazione attiva come fulcro sul quale lavorare per incidere sull’apprendimento delle persone, permettendo di agire sull’esperienza concreta e sull’osservazione riflessiva come fase privilegiata per ampliare le proprie possibilità operative.

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