Performando partecipa al progetto europeo “Aftermatch Life beyond sport”

Performando, la formazione e lo sport: atto terzo.

Dopo l’esperienza decennale in percorsi formativi aziendali affianco di testimonial sportivi di altissimo livello e la nascita di Port3, l’edutainment che utilizzando la metodologia dello spettacolo e la metafora dello sport, affronta il tema dello sviluppo personale e professionale, arriva la tappa numero tre.

Performando, da gennaio di quest’anno, è coinvolta nel progetto europeo Erasmus+ “Aftermatch, Life beyond sport”, che vede la partecipazione delle seguenti nazioni: Slovenia, Grecia, Bulgaria, Polonia e Italia.

Il progetto, il cui kick off è stato a gennaio 2016, si svilupperà lungo un periodo di due anni e avrà la sua conclusione nel dicembre del 2017.

L’obiettivo principale è quello di realizzare un approccio innovativo relativamente alla carriera post sportiva degli atleti professionisti, promuovendo un’insieme di buone pratiche che possano essere applicate trasversalmente da tutti coloro che si rapportano con gli stessi durante il loro percorso.

Il punto di partenza che ha dato il via alla volontà di intraprendere questo progetto è stata la consapevolezza, maturata negli anni attraverso le numerose testimonianze dei diretti interessati, che lo sport permette a chi lo pratica ad alto livello di sviluppare una serie di competenze, definite trasversali, che risultano essere di fondamentale importanza e capaci di fare la differenza nel mondo del lavoro.

Quello che il più delle volte accade però, è che a fine carriera agonistica, gli atleti non riescano a incanalare a dovere quanto appreso dallo sport, non sfruttando quindi a pieno le loro potenzialità.

Manca cioè quella “strategia di uscita” che permetta loro di agevolarli in maniera efficace nel passaggio dal mondo dello sport professionistico a quello del lavoro.

In altri termini manca un modello di riferimento a cui tutte le entità che gravitano intorno agli atleti durante la loro carriera, come insegnanti, allenatori, federazioni sportive, possano attenersi per facilitare la loro crescita e accompagnarli anche dopo la fine della loro vita sportiva.

I target di questo progetto complesso e ambizioso saranno dunque tre:

– i giovani atleti, in modo che possano iniziare un percorso di crescita e consapevolezza ancora prima di abbandonare lo sport

– gli ex atleti, in modo che possano scoprire le competenze trasversali sviluppate durante la loro carriera sportiva e utilizzarle efficacemente per l’ingresso nel mondo del lavoro

– le federazioni, le associazioni sportive e le scuole, in modo che acquisiscano metodi e approcci innovativi per trasformarsi da semplici trainer che preparano gli atleti fisicamente, tecnicamente o scolasticamente, a consapevoli educatori di persone, che possono facilitare il delicato passaggio da una carriera all’altra.

La prossima tappa si svolgerà a Sofia dove verranno presentati pubblicamente e con la partecipazione delle principali autorità goverantive e sportive della Bulgaria, I risultati della prima fase del progetto: una ricerca che sta coinvolgendo centinaia di persone (tra atleti, ex atletiti e referenti organizzativi in ambito HR e non solo) per raccogliere dati a sostegno ed integrazioni delle ipotesi che sottendono il progetto Aftermatch, sintetizzate nelle righe precedenti.

A mano a mano che il progetto prosegue ne daremo visibilità nel nostro sito e nei canali istituzioniali di Aftermatch: Aftermatch pagina Facebook Aftermatch pagina Twitter.

Momento finale del progetto sarà la messa in scena a Venezia, a dicembre del 2017, di un’edizione rivisitata e speciale di Port3 , l’evento di e con Pasquale Gravina e Andrea Di Lenna che in data odierna è arrivato alla sua quinta edizione e che ha già mostrato a circa un migliaio di persone quanto lo sport possa e debba essere esempio e palestra di vita.

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