Percepirsi efficaci

a cura di Tommaso Cuccarolo

elefanteCosa so fare? Dove mi sento efficace?
Se una persona si pone queste domande sta interrogando le sue credenze di efficacia.
Ogni persona ne possiede di uniche e personali, sono compito specifico in quanto sono associate a specifiche e singole azioni delle persone che le compiono.
Le credenze di efficacia sono valutazioni soggettive riguardo le proprie capacità e possibilità di mettere in atto con successo alcuni comportamenti.
Una caratteristica affascinante di questo concetto è la sua fluidità e la sua continua dinamicità, infatti possono aumentare o diminuire di intensità e valore, in base a come si agisce su di esse.
Sono contesto dipendenti, non sono cioè solo legate al soggetto che le sperimenta ma anche alla sua esperienza passata e al contesto in cui agisce.

Il più feroce antagonista delle credenze di efficacia è la learned helplessnes, ossia l’Impotenza appresa. Essa indica lo sviluppo di un atteggiamento sostanzialmente rinunciatario che conduce a diminuire lo sforzo per tentare di modificare il corso degli eventi a seguito della ripetuta esposizione ad eventi incontrollabili. La metafora utilizzata per descrivere questo atteggiamento è quella dell’elefante abituato a sottostare alle regole del circo. Esso, a seguito di una vita in cattività, si dimentica della sua forza e si limita a stare fermo al suo posto senza esprimere le sue potenzialità.

Le credenze sono un’autovalutazione positiva o negativa con cui una persona si attribuisce o meno le risorse necessarie per completare il compito.
In pratica, se la persona si attribuisce la capacità di assumere alcuni comportamenti e si attiva concretamente per metterli in atto, avrà la percezione di poter esercitare un certo livello di controllo sugli eventi.
Al contrario , in mancanza di tale attribuzione, tenderà ad evitare il comportamento che le richiede.

Negli anni ‘90 Bandura reputava le credenze in grado di aumentare i livelli di: motivazione, attivazione di risorse cognitive e percezione di efficacia.
La presenza o l’assenza delle credenze di efficacia influenza: la scelta dei compiti e le attività che una persona può svolgere, le emozioni che si sperimentano quando ci si trova ad affrontare una situazione difficile, la quantità di resilienza profusa nel tempo per lo svolgimento di uno specifico compito e l’individuazione e la selezione di obbiettivi personali.
Le credenze sono così legate al contesto in cui si svolgono che, per individuarle, bisogna creare un ambiente sicuro e accogliente, un rapporto di fiducia e confidenzialità che permetta alla persona di esprimerle in maniera esplicita.
Se non si riesce a creare questo rapporto ,le credenze di efficacia uniche per ognuno, rimangono implicite e non si riesce ad agire su di esse in maniera accurata e precisa.

Aumentare la riflessività riguardo un determinato argomento, permette di incrementare l’attivazione cognitiva della persona riguardo le sue specifiche capacità.
Le credenze di efficacia sono determinate da esperienze passate in compiti simili e da esperienze vicarianti, che consistono nel confronto con persone e situazioni ritenute simili che influenzano direttamente le credenze di efficacia.

Le credenze possono essere determinate da: capacità immaginative in cui ci si immagina compiere un’azione, la persuasione verbale da parte di una fonte ritenuta rilevante, competente e degna di fiducia, da stati emotivi generati da una precedente attivazione cognitiva simile a quella che si sta vivendo, motivo per cui in presenza di compiti simili si tende a reagire emotivamente allo stesso modo.
Come sostiene Rottinghaus, le credenze di efficacia intervengono anche nei processi decisionali .
Minori sono le credenze di efficacia nelle decisioni, maggiore sarà il livello di insicurezza con cui si affronterà la decisione stessa, con conseguente procrastinazione e allontanamento del compito decisionale.
Esse giocano un ruolo fondamentale nella progettazione professionale perché possono influenzare le decisioni, le prestazioni e le energie impiegate per raggiungere un obbiettivo.

Vengono impiegate anche nella formazione esperienziale quando, tramite l’utilizzo di metafore formative pratiche, la persona fa esperienza concreta di un concetto che vuole essere impiegato nel contesto lavorativo.
Se si agisce sulle credenze di efficacia ,cercando di ristrutturarla con piccole sperimentazioni positive, si può intervenire sulla persona permettendole di acquisire più progettualità futura, più coscienza dei propri punti di forza e aree di miglioramento, più immaginazione e in generale più senso di autoefficacia prima di affrontare un compito.
La persona può acquisire più senso di controllo sulla situazione e decidere più razionalmente come intervenire per eseguire il compito assegnatogli.
Questo concetto è applicabile nella vita e nelle decisioni di tutti i giorni poiché solo oggi siamo quello che siamo.

Tutti noi abbiamo una storia creata da esperienze passate immutabili, intravediamo il domani e cosa vorremo fare in futuro ma, non avendo il controllo totale su entrambi, l’unico momento in cui possiamo da subito agire sulle nostre caratteristiche è il “qui ed ora”.

Menu