“Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio” – di Massimo Lolli

 

lolliAutore: Massimo Lolli

Anno di pubblicazione: 2009
Editore: Mondadori
Numero di pagine: 200
Costo: 18,00 Euro

Recensione a cura di Adriano Capelli

Questo romanzo, divertente ed autoironico, racconta le vicende umane di Andrea Bonin, manager di successo di un’importante azienda vicentina il quale, a cinquant’anni, rimane senza lavoro perché in azienda subentra al vecchio padre fondatore dell’azienda il figlio che ha idee “diverse” dal Direttore Generale, il nostro Andrea Bonin.
La storia è estremamente adatta ai tempi che stiamo vivendo e narra come un cinquantenne di successo, improvvisamente, debba fare i conti con la vergogna dell’essere rimasto senza lavoro in una città chiusa e provinciale come Vicenza.
Inizia così a riempire il proprio tempo con varie attività e in nuove relazioni che lo spingono ad entrare, inevitabilmente, con la parte più profonda di se stesso. Il libro diverte perché il Super-Io dell’autore racconta l’Io bambino del manager che si avventura, in modo più o meno casuale, in avventure tragicomiche narrate con acutezza ma anche con leggera ironia. Molti si possono riconoscere, di questi tempi, nelle azioni di questo uomo alla deriva, ma che non molla. E alla fine, arriva anche un insegnamento duro e razionale per chi si trova, come lui, a re-inventare la propria vita a cinquant’anni.

Il passaggio da non perdere:
Il primo capitolo, quello riguardante l’incontro in discoteca con Bertilla. Ma tutto il libro è un quadro disincantato e, allo stesso tempo, profondo delle relazioni che si dipanano all’interno del luogo di lavoro, da Vicenza al “fantastico” racconto del viaggio in Cina…

A chi lo consigliamo:
Ai manager del Nord-Est, in particolar modo, così come a tutti coloro che, anche nelle difficoltà oggettive del momento, non si abbandonano ad inutili piagnistei e decidono di combattere non disdegnando una sana ed intelligente autoironia.

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