Formazione, lavoro e divertimento: un mix generativo e sorprendente

 a cura di Andrea Petromilli

iesAggiornamento professionale (sia scolastico che lavorativo), ingresso nel mondo del lavoro e “divertimento” sono ambiti che possono essere affrontati con varie metodologie ed approcci. Negli ultimi anni una delle modalità che ha caratterizzato tutti e tre gli elementi sopra individuati è riconducibile a quella esperienziale.

Tale metodologia consente infatti di rendere:

coinvolgenti ed utili le attività formative e di consulenza (molti dei nostri articoli e parlano),
efficace ed efficiente l’approccio con il mondo del lavoro e la scoperta delle proprie competenze,
particolarmente innovative ed emozionanti attività che hanno lo specifico obiettivo di divertire e far passare bene del tempo.

Collegato a questo ultimo punto troviamo esempi tanto negli eventi “incentive” organizzate dalle aziende quanto nell’utilizzo di esercizi caratteristici dalla formazione esperienziale per animare feste, campi estivi e gare (ricordate “giochi senza frontiere?”) per persone di ogni età ed altri contesti che hanno un fine esclusivamente ludico e di divertimento.

In un recentissimo “viaggio / studio” in Belgio (*) per aggiornarmi su nuovi strumenti e applicazioni relativamente all’Esperential Learning ho scoperto come, da più di 40 anni, il governo Belga favorisce e finanzia l’integrazione dei tre ambiti di applicazione della metodologia esperienziale (apprendimento, ingresso nel mondo del lavoro e divertimento / passatempo) all’interno di strutture uniche e non riservando, come ad esempio avviene nel nostro Paese, specifiche strutture (spesso non in comunicazione tra di loro) per specifiche finalità: la scuola / agenzie formative per la formazione, enti specifici (pubblici o privati) per la ricerca del lavoro e strutture (spesso legate al “terzo settore” e al “no profit”) per il divertimento e/o l’occupazione del tempo libero dei ragazzi e giovani.

Un’ esempio di queste strutture è JES che abbiamo visitato direttamente. http://www.jes.be/

Le persone che accedono trovano spazi e consulenti dedicati (quasi 200 dipendenti) che accompagnano i clienti dal divertimento e passatempo pomeridiano post scuola, alla ricerca del proprio lavoro e della propria crescita personale/professionale attraverso metodologie esperienziali.

Il sito è solo in olandese, ma attraverso strumenti di traduzione e guardando le foto/video è molto comprensibile la potenzialità e l’efficacia di questo approccio integrato che amplia lo spazio di applicazione di metodologie e strumenti che vengono spesso “relegati” al solo ambito formativo e/o di aggiornamento professionale.

Le attività di JES coinvolgono ragazzi dagli 8 ai 30 anni e i risultati dimostrano come, chi partecipa a questi tipi di programmi, abbia una probabilità significativamente maggiore (più del 50%) di trovare lavoro rispetto a chi non prende parte a questo tipo di interventi.

Prima della pausa estiva ci piace dare riscontro e visibilità a questo tipo di “approccio integrato” nella logica di allargare visione e prospettive, con una rafforzata consapevolezza di quanto il nostro lavoro di “consulenti” possa incidere anche in contesti di carattere sociale e non solo esclusivamente aziendale integrando risorse già presenti all’interno del nostro territorio.

(*) Il “viaggio di studio” in Belgio è stato realizzato all’interno della scuola per facilitatori esperienziali “TeT > Training Esperential Trainer ” che mi vede tra i docenti. http://bit.ly/TeT2014

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