“Fanculopensiero” – di Maksim Cristan

fanculopensieroAutore: Maksim Cristan

Anno di pubblicazione: 2007

Editore: Feltrinelli. Serie bianca

Numero di pagine: 208

Costo: 13,00 Euro

Recensione a cura di Sara Caroppo

Fanculopensiero è un libro provocatorio e ottimista, che racconta la storia vera di Maksim, giovane manager croato che un giorno si rende conto che la sua vita, seppur di successo, non è quella che vorrebbe vivere. La storia ha inizio quando il piede del protagonista , diretto ad un appuntamento di lavoro, si rifiuta di “spingere l’acceleratore”. Si ferma. Con la macchina e con la sua vita.

Perché non si riconosce, perché sente che vorrebbe fare “altro”. Lui vuole scrivere, raccontare, ma per farlo occorre aver vissuto veramente. Bisogna dunque “camminare” (invece che correre) , per guardare con nuovi occhi, sicuramente più attenti e più curiosi, il mondo intorno a lui e in lui.

Ecco allora che inizia il suo percorso di vita per le strade milanesi; passo dopo passo ci sono storie, vite, incontri, persone, riflessioni , tutte racchiuse nel suo quaderno di appunti, che alla fine si trasformerà un libro. Maksim ora è uno scrittore: in questo si riconosce e riconosce la sua vita.

Il libro non vuole essere un modello di vita, né si propone come una soluzione per tutti coloro che si sentono insoddisfatti piuttosto che stressati. È semplicemente una lettura divertente che spinge alla riflessione. Cambiare a volte significa avere il coraggio di camminare per percorrere strade che seppur sconosciute, sappiamo in fondo ci appartengono più di altre; significa rinunciare a volte al controllo, alla perfezione, alla certezza, e avere la pazienza e la determinazione di costruire altro, anche se questo vuol dire affrontare l’incertezza ed equilibri poco stabili.
Soprattutto può essere visto come un invito a togliere ogni tanto il piede dall’acceleratore e scendere dalla macchina delle nostre abitudini e convinzioni per lasciare spazio alla curiosità.

Il passaggio da non perdere:
la prima parte del libro, quella in cui si ha l’improvvisa scelta del protagonista di dare uno stop alla sua vita, è sicuramente il passaggio fondamentale per poter poi capire tutto il libro e leggere con leggerezza e ottimismo tutte le situazioni che seguono, anche quelle che sembrano più surreali.
Ma il vero significato è racchiuso nelle persone che lo scrittore incontra lungo il suo percorso e nell’appassionata descrizione della nascita del suo libro, grazie al contributo dei suoi “amici”.

A chi lo consigliamo:
a chi ha voglia di mettersi in discussione, a chi piace lavorare con le persone e trova in questi incontri sempre una nuova occasione di crescita, a chi vive la vita con curiosità e a chi ha voglia di rallentare un pò!

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