Autore archivio: Sara Caroppo

Softskills Lab 4.0: sviluppare le competenze trasversali

Il 28 novembre partirà un nuovo progetto, nato dalla collaborazione tra ErgonTalent e Performando: Softskills Lab 4.0.

Lo scopo del corso sarà quello di allenare i partecipanti alle competenze più ricercate oggi nel mondo del lavoro, attraverso l’approccio della formazione esperienziale. Attraverso questa modalità poco convenzionale i partecipanti alleneranno le loro capacità di: negoziazione, lavoro di squadra, flessibilità, comunicazione, leadership, problem solving.

L’attività, rivolta ai lavoratori di PMI o Grandi Imprese venete, anche in apprendistato, avrà una durata di otto ore, e si svolgerà presso l’aula S. Chiara del Patronato Arcella (c/o Santuario dell’Arcella) a Padova.

Il docente del corso sarà Andrea Petromilli, trainer di Performando ed esperto in formazione esperienziale.

Per info e iscrizioni: clicca qui

Team building solidale

“Da soli possiamo fare così poco, insieme possiamo fare così tanto”

(H.Keller)

E se un’attività di teambuilding, oltre a favorire il lavoro di squadra all’interno di un’organizzazione, desse un supporto concreto ad una cooperativa?

E’ stato questo l’obiettivo di Performando nella progettazione di un percorso di tembuilding diretto ad una società di servizi cliente.

L’attività è stata svolta la prima settimana di ottobre, in collaborazione con “Domus de Luna”, Fondazione Onlus, con sede a Cagliari, nata nel 2005 per assistere e curare bambini, ragazzi e mamme in situazioni di gravi difficoltà.

Il progetto, della durata di tre giorni, ha visto coinvolti i partecipanti del progetto formativo in una serie di attività di carattere pratico presso le strutture della fondazione. Durante il team building cioè, i momenti di aula classici sono stati sostituiti da attività come:

stendere i panni, sistemare gli armadi delle stanze dei ragazzi ospiti, cucinare torte da condividere con gli altri, preparare nella “Locanda dei Buoni e Cattivi”, con l’aiuto dello staff, il tipico piatto sardo di malloreddus, ridipingere un muretto presso l’Exmè (altra struttura di Domus de Luna) e infine, presso l’Oasi WWF Monte Arcosu, pulire i sentieri e costruire dei recinti.

L’alto contenuto pratico di questi momenti, che hanno visto le persone totalmente coinvolte e pronte a “sporcarsi le mani”, è stato ulteriormente valorizzato dai debriefing coordinati da Andrea Di Lenna, che ha guidato i partecipanti tra un’attività all’altra nella comprensione di ciò che si stava facendo e nella lettura delle dinamiche intercorse durante la pianificazione e l’attuazione di tali attività.

Se già di per sé la modalità esperienziale è utile, perché permette alle persone di portarsi a casa un ricordo dell’esperienza, la scelta di immergerle totalmente in un contesto particolare come quello di un’associazione che lavora nel sociale, la rende ancora più importante; non solo si lavora sulla capacità di un gruppo di colleghi di fare squadra, ma si dà loro l’opportunità di vivere e condividere un’esperienza altamente significativa sul piano umano ed emotivo, che difficilmente dimenticheranno.

Per ulteriori informazioni: info@performando.it

La via gentile: la metafora del Judo per la negoziazione

Performando è sempre alla ricerca di nuovi approcci e metafore per poter dare ai propri clienti stimoli innovativi riguardanti i percorsi di sviluppo personali e organizzativi.

E’ in questa ottica di studio e approfondimento continuo che si colloca la recente scelta di utilizzare la metafora del Judo, sport le cui dinamiche possono declinarsi nelle trattative negoziali tra aziende, così come nei rapporti tra colleghi e collaboratori.

Ma come è possibile usare il judo come metafora di negoziato, visto che si tratta di un’arte marziale ed è conosciuta come modalità di combattimento?

E’ vero, il judo è sicuramente una lotta “corpo a corpo”, nella quale l’obiettivo dei due atleti coinvolti è quello di affermarsi sull’avversario riuscendo a proiettarlo e a immobilizzarlo, rendendolo inoffensivo. Ma non solo. Il fondatore del Judo, Jigoro Kano, aveva infatti intuito che il miglior modo per vincere su qualcuno di più grande e forte fosse sfruttare la sua stessa energia a proprio vantaggio; tirare se l’altro spingeva e spingere se l’altro tirava. 

Infatti, ad una più attenta osservazione di una proiezione di Judo in un Tatami ci si accorge che ricorrono alcuni elementi fondamentali caratteristici:

l’equilibrio 

l’avvicinamento

l’apertura

la flessibilità.

Si tratta quindi di un approccio che riprende la logica orientale e che si contrappone totalmente a quella occidentale, tipica delle dinamiche spesso poco producenti delle nostre organizzazioni, dove esiste la convinzione che si possano ottenere risultati proficui per se stessi solo nel caso in cui “l’altro” ci rimetta. In tale approccio si percepisce quindi esclusivamente l’importanza delle proprie esigenze, vissute come separate e inconciliabili rispetto a quelle dell’altro; l’“Io” viene prima rispetto al “Noi”.
Tale esigenza di rappresentazione del sé, di trovare autostima e successo a scapito dell’altro, anche solo nell’ambito di una discussione, rende miopi di fronte a un potenziale poco noto, a una crescita insieme che può condurre a soluzioni migliori per tutte le parti in gioco – come dice Kano nelle sue due massime che caratterizzano questa affascinante disciplina:
  1. Miglior utilizzo dell’energia mentale e fisica per il miglior risultato
  2. Crescere e progredire tutti insieme
“Aprirsi con equilibrio” alla comprensione dell’altro quindi, ascoltando le sue ragioni e guardando a soluzioni nuove, produce quel circolo virtuoso che può condurre a una prospettiva di scambio e di guadagno per entrambi; considerare le proprie esigenze insieme a quelle dell’altro, come strategia che alla lunga porta risultati molto più rilevanti e alla costruzione di relazioni sane nel medio e lungo periodo
Questo significa fare “Ju-do”, ossia scegliere di percorrere una “via gentile” (la traduzione di ju-do).

Per questa ragione, quando possiamo, portiamo in azienda alcuni materassi per mostrare alle persone quale sia la filosofia di fondo di quest’arte marziale, come sia possibile cadere in sicurezza e come sia possibile crescere insieme al nostro avversario, con un approccio “win-win”.

L’approccio sui valori di Performando per il progetto “Cuore e mente per crescere”

Giovedì 18 settembre si è tenuto un incontro presso la sede di Confartigianato Vicenza per la presentazione del progetto “Cuore e mente per crescere”  promosso da CESAR, ente di formazione accreditato dalla Regione Veneto e inserito nel sistema di Confartigianato.

Questo progetto, all’interno del quale è previsto l’intervento del team di Performando,  nasce come risposta a due esigenze: da una parte la sempre più alta richiesta delle imprese di Vicenza, specialmente nel campo della Metalmeccanica ed Elettrotecnica, di trovare lavoratori giovani e professionali, dall’altra dall’elevato aumento di persone  ancora senza un lavoro.

I dati presentati da CESAR durante l’incontro, e che hanno spinto l’ente a realizzare il progetto, sono molto interessanti: da una serie di indagini condotte su circa 400 aziende metalmeccaniche ed elettrotecniche, è emerso che nel corso del 2019 il 46,3% delle imprese del settore prevedeva di assumere nuovo personale, non risultava discriminante l’età dei candidati nella maggior parte dei casi (55,7%),  e il 68,3% delle aziende sarebbe stata disposta ad assumere anche un over 45, potendo usufruire di adeguata formazione professionale e stabilità.

Il dato però più importante è quello relativo al numero di aziende, che nonostante questa necessità,  ha difficoltà a reperire personale adeguato, ovvero il 38,9% di esse.

E’ in questo contesto di criticità che si inserisce il progetto “Cuore e mente per crescere”, il cui obiettivo è quello di “creare offerta” di personale per sopperire alla carenza di figure idonee all’inserimento in azienda.

Performando contribuirà al progetto attraverso una serie di interviste alle aziende partecipanti, finalizzate a fare emergere i valori delle stesse, e determinanti per rendere più efficaci le modalità di reclutamento; infatti è solo attraverso la messa a fuoco dei valori organizzativi specifici di un’azienda che essa può stabilire con chiarezza la sua direzione, le modalità per raggiungerla e di conseguenza capire quali sono le persone maggiormente allineate ad essa, per competenze e caratteristiche personali.

Questa presa di consapevolezza ha per l’azienda una valenza strategica fondamentale; i valori infatti sono la bussola che indirizza i comportamenti e le scelte delle persone che lavorano al suo interno.

Le aziende di successo sono proprio quelle in grado di tradurre la filosofia espressa dalla carta dei valori in un codice di condotta condiviso, accettato e messo in atto da ogni singolo componente.

Per avere maggiori informazioni sull’approccio di Performando legato ai valori clicca qui

Mercoledì 8 Maggio la decima edizione di Port3 arriva a Lumezzane (BS)

Teatro Odeon di Lumezzane.

Si terrà qui la tappa numero dieci di Port3, l’edutainment di Andrea Di Lenna e Paquale Gravina che parla di sport e sviluppo personale.

Un viaggio lungo ed entusiasmante quello dei due protagonisti, che mercoledì 8 maggio arriveranno in provincia di Brescia.

L’evento, che inizierà dalle 18.30 con la registrazione dei partecipanti, sarà un momento di riflessione sui temi legati al miglioramento e allo sviluppo individuale, utilizzando una chiave di lettura speciale, ovvero quella dello sport.

Come per le scorse edizioni di Port3, anche questa volta un personaggio del mondo dello sport si confronterà con Di Lenna e Gravina sui temi rappresentati simbolicamente dalle porte che apriranno sul palco; sarà il turno di Alberto Gilardino, campione del Mondo con la nazionale di calcio nel 2006 e attuale allenatore del Rezzato Calcio.

Per maggiori informazioni sull’evento cliccare qui

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Vi aspettiamo!

Sport, curiosità e passione: la lezione di Alex Zanardi

Martedì 12 marzo, presso la Sala delle Colonne dell’Orto Botanico di Padova, si è tenuto l’incontro “Sport è salute” con la straordinaria partecipazione di Alex Zanardi.

Anche noi di Performando abbiamo voluto essere presenti, per ascoltare dal vivo la testimonianza di un campione assoluto, nello sport e fuori, e lasciarci ispirare.

La storia di Zanardi è nota a tutti: nel 2001, durante una gara automobilistica, il pilota è stato coinvolto in un terribile incidente, da cui, come lui stesso afferma, ne è uscito vivo per miracolo.

Da quel giorno in poi, anziché subire le circostanze che la vita gli ha imposto, in primis il fatto di essere rimasto senza gambe, Zanardì è andato avanti e ha intrapreso il suo percorso, fatto di coraggio, determinazione e positività.

”Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa. E’ stato questo a permettermi di iniziare a trasformare quanto era accaduto in un’opportunità”.

Questo è stato uno dei tanti messaggi che Zanardi ha lasciato ai presenti in sala: le avversità ci sono e tante volte non possiamo controllarle, quello che però possiamo fare dopo, ognuno con i propri tempi, è trovare la sfida che si cela dietro quanto accaduto, e andare avanti.

Lo sport è stato per lui un importante contenitore all’interno del quale la sua forza fisica e d’animo hanno trovato pieno sfogo, e da cui lui riesce tuttora a trovare grandi soddisfazioni; lo sport secondo Zanardi è tanto una base fondante della costruzione della salute di un individuo quanto un mezzo per imparare a superare le difficoltà e gestire le condizioni di stress; è un “concentrato di vita”, uno strumento di riabilitazione fisica e psicologica, che ridà passione e fiducia e favorisce il confronto con gli altri.

Ma l’incontro con Zanardi non è stato solo un inno allo sport, come il titolo dell’evento poteva far credere.

I concetti di passione e curiosità sono emersi più volte durante la mattinata e sono stati al centro dei suoi aneddoti e delle sue riflessioni.

Sapersi appassionare alle cose che facciamo, anche a quelle che dobbiamo fare” è stato un messaggio forte e importante, tanto quanto quello di mantenere un atteggiamento curioso nei confronti delle opportunità che la vita offre e/o impone.

Zanardi in primis ha raccontato di essersi appassionato alla sua riabilitazione e di averla voluta preparare con lo stesso impegno e determinazione con cui prima preparava le sue gare.

E’ vero che le condizioni di ciascuno, sia personali che professionali, nel corso della vita cambiano. E’ altrettanto vero, però, che le attitudini delle persone rimangono, e, addirittura, possono emergere e sorprendere.

Se, come dice Zanardi, il materiale combustibile c’è in tutti noi, e quello che cambia è solo il quando e il come viene fuori, ognuno può e ha il dovere di fare la sua parte.

Grazie Alex.

Pepsico Italia “Top Employers Italia” e “Top Employers Europe” 2019

Secondo la certificazione ottenuta, Pepsico Italia è “Top Employers Italia” e “Top Employers Europe” per l’anno 2019; l’azienda conferma il suo impegno nei programmi di eccellenza nell’ambito delle Risorse Umane e si posiziona come una delle migliori aziende del nostro Paese in cui lavorare.

Oltre ad essere partner di Performando attraverso la distribuzione dei suoi prodotti, in particolare quelli con il marchio Gatorade, durante le attività di Outdoor Training, Pepsi collabora con la nostra società da diversi anni.

Le varie attività, coordinate da Bruno Durante, sono orientate allo sviluppo consapevole delle soft skills per favorire una buona qualità di relazioni e valorizzare il potenziale delle persone.

Conoscendo ormai la realtà PepsiCo da un decennio, possiamo dire che non siamo sorpresi del riconoscimento ottenuto.

E’ per noi palese come il vertice dell’organizzazione, ben supportato dall’HR, punti a obiettivi ambiziosi supportando e valorizzando le sue persone in modo puntuale.

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Performando e l’Università di Padova insieme per una nuova edizione del progetto sullo sviluppo delle competenze trasversali

a cura di Chiara Sciurpa

Mercoledì 19 marzo, presso la sede del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Padova, avrà inizio la prima edizione, per l’anno 2019, del progetto sullo sviluppo delle competenze trasversali rivolto agli studenti dell’Ateneo e organizzato dal Servizio Stage e Career Service dell’Università di Padova.

Le precedenti tre edizioni dell’anno 2018, di cui una svolta all’interno del progetto “Contamination Lab”, hanno riscosso molto successo, con un sostanzioso numero di iscritti per ciascuna edizione.

I laboratori, per un totale di 30 ore di attività a cadenza settimanale, sono stati strutturati secondo la logica esperienziale, modalità formativa che contraddistingue da sempre l’approccio di Performando.

I docenti responsabili del progetto, Andrea Petromilli e Sara Caroppo, guideranno studenti e laureati verso lo sviluppo di quelle che vengono definite competenze trasversali; tramite esercizi pratici e l’utilizzo di metodologie attive, gli studenti potranno “allenare” le loro soft skills, sempre più richieste oggi nel mondo del lavoro.

Negoziazione, comunicazione efficace, leadership e lavoro in team saranno solo alcuni dei temi che verrano affrontati e su cui gli studenti potranno mettersi in gioco in prima persona.

Un progetto importante, che offre un valore aggiunto al profilo degli studenti dell’Ateneo patavino e che rinforza ulteriormente la collaborazione, iniziata ormai da diversi anni, tra Performando e il Servizio Stage e Career Service dell’Università di Padova.

Andrea Marcato e il Petrarca Rugby per parlare di valutazione

Si è svolta alla fine del mese di gennaio un interessante riunione che ha messo a confronto lo staff tecnico del Petrarca Rugby e alcuni manager del Gruppo Carraro.

Presso la storica sede del Centro Memo Geremia della Guizza a Padova, Andrea Marcato, coadiuvato dal preparatore atletico Alessandro Chillon, si è confrontato con i manager dell’azienda padovana sul tema della valutazione dei giocatori e, per analogia, dei collaboratori di un’azienda.

Moderatore dell’incontro è stato Andrea Di Lenna, da sempre esperto e appassionato della metafora sportiva e della sua trasposizione in ambito aziendale, con particolare riferimento al mondo del rugby.

Si sono così affrontate diverse tematiche, prendendo spunto dalla necessità di giocare la partita di ogni domenica con la squadra migliore. Importante in tal senso l’analisi del ruolo dell’Head Coach, dello staff e della Società, nonché dell’importanza del processo di valutazione nel corso della settimana e dell’intera stagione.

Nel dibattito si è inserito Alessandro Chillon, che ha descritto quelli che sono i parametri della valutazione di ogni singolo giocatore attraverso la definizione della condizione fisica, della preparazione atletica, della performance e del comportamento, analizzati attraverso le statistiche e i video.

A questi elementi Andrea Marcato, ex giocatore del Petrarca e della Nazionale di rugby, ha aggiunto l’importanza di altri fondamentali strumenti per la valutazione, tra i quali ha evidenziato i colloqui individuali e di gruppo, nonché i feedback in campo, in sala riunioni, non dimenticando ovviamente quelli in partita.

Particolarmente interessante il dibattito sulle regole e sulle sanzioni, tanto in squadra quanto in azienda, con delle valutazioni interessanti a proposito delle reazioni sia dei giocatori che dei collaboratori.

Tutti soddisfatti al termine dell’incontro, con i manager che hanno dichiarato di essere interessati ad approfondire le tematiche della valutazione dell’ambito dello sport, ma anche lo staff tecnico del Petrarca, che si è dimostrato particolarmente attento a comprendere le dinamiche organizzative e della gestione delle persone all’interno di un’azienda.

Valido quindi il confronto con il mondo dello sport, a conferma di ciò che Nelson Mandela ebbe a dire qualche anno fa, ovvero che “lo sport ha il potere di cambiare il mondo”.

iGuzzini Top Employer Italia 2019

L’azienda iGuzzini, leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Top Employer Italia 2019, per il terzo anno consecutivo.

L’azienda marchigiana si è affermata nuovamente tra i migliori datori di lavoro in Italia per quanto riguarda l’aspetto legato alla gestione delle persone. 

Il presidente Adolfo Guzzini ha affermato: “Siamo orgogliosi di aver ottenuto per il terzo anno consecutivo questo importante riconoscimento, che accogliamo come stimolo a fare sempre meglio per il benessere dei nostri collaboratori e la loro crescita”…. “Il successo della nostra azienda sta proprio nelle persone con cui condivido quotidianamente la mia avventura professionale, autentico patrimonio della nostra realtà imprenditoriale e territoriale”. 

Tra le attività svolte da iGuzzini l’introduzione del programma di miglioramento continuo WCM (World Class Manufacturing) che mira a conseguire risultati di eccellenza in tutta la catena produttiva e si pone come obiettivo quello di realizzare l’efficenza, rispettando e tutelando le persone che vi lavorano la suo interno. 

Performando, prendendo spunto dall’approccio del World Class Manufacturing, ha collaborato con l’azienda marchigiana al progetto “World Class Relationships”, o WCR, allo scopo di trasferire anche negli ambiti “Non-Operations” la filosofia, gli approcci e le modalità operative.

Focus principale dei progetti facenti parte della WCR  è stato quello di migliorare in modo sistematico le cosiddette competenze trasversali e le relazioni interne, partendo dal presupposto che lavorare su delle tematiche “soft” ha un impatto significativo non solo sulle più classiche e conosciute “technical skills”, ma anche, e soprattutto, sulla qualità dei prodotti, i servizi e le soluzioni realizzati dall’azienda.

Il premio ricevuto dunque non lascia sorpresi noi di Performando, che abbiamo avuto l’onore di conoscere e lavorare con iGuzzini e vivere in prima persona l’assoluta coerenza tra ciò che l’azienda esprime attraverso i suoi valori e ciò che concretamente fa, giorno dopo giorno, affinché essi possano essere correttamente applicati. 

Ed è proprio in virtù di ciò, che tra le iniziative de “Le Terme del Pensiero” abbiamo voluto inserire una giornata in iGuzzini, affinché anche i partecipanti al programma possano conoscere questo magnifico esempio di eccellenza italiana nell’imprenditoria, in cui bellezza, umanità, innovazione e apertura ne rappresentano dei solidi pilastri. 

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