Riflessioni di una praticante Avvocato dopo il corso di Performando

L’intervento di Francesco Apuzzo alla Scuola Forense di Trento sul lavoro di Squadra e modalità di comunicazione esterna ha ottenuto molti feedback positivi, in particolare vi segnaliamo l’articolo scritto dalla dott.ssa Laura Valentini, praticante Avvocato.

In data 13 settembre 2012 si è tenuta un lezione alquanto particolare alla Scuola Forense di Trento.
Normalmente le nostre ore in aula sono scandite da interessanti interventi giuridici negli argomenti più vari, e sono finalizzate ad aiutarci nella preparazione dell’esame di abilitazione alla professione di avvocato che dovremo sostenere nel mese di dicembre.
La lezione tenuta giovedì 13 dal dott. Francesco Apuzzo – consulente senior di Performando -, invece, è andata oltre al dettato codicistico e giurisprudenziale che permea il corso e le nostre vite, è andata a scavare in una parte della mente che, per il momento, pareva sopita, e ha risvegliato in noi – o almeno in me – riflessioni che, per quanto non attuabili immediatamente, potrebbero aiutare la mia persona ad avere in futuro rapporti lavorativi di collaborazione – o di gestione dei collaboratori, perchè no – più sereni, efficienti e gratificanti.
“Anche il mondo degli Studi Professionali è cambiato, o sta cambiando velocemente, ed è opportuno pensare di adeguarsi velocemente ai cambiamenti seguendo l’indicazione darwiniana che recita “Non è la specie più forte che sopravvive nè la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti“. La surriferita citazione proviene dal libro che ci è stato consegnato “Lo Studio Professionale vincente” curato dal team di Performando, un testo finalizzato proprio a fornire spunti di riflessione per adeguarsi al veloce ed irrefrenabile scorrere del tempo per riuscire ad ottenere molte più occasioni di sviluppo ed efficienza per ogni Studio Professionale, vista anche l’agguerrita concorrenza che caratterizza il nostro settore.
Per dirla con le parole di Francesco “anche i Professionisti possono, o devono, ragionare in termini di visione del futuro per poter da subito dichiarare che, mutatis mutandis, vi saranno molte più opportunità per continuare l’esistenza dello Studio stesso. E per l’esistenza intendo non solo la presenza come ragione sociale in utile di bilancio, ma anche che questa presenza sia snella, efficiente e non solo efficace, e generi benessere per tutte le parti coinvolte dall’operato dell’organizzazione“. Perchè una squadra serena, soddisfatta e spronata a fare meglio produce di più e contribuisce meglio alla crescita lavorativo-economica ed umana dello Studio.
Non mi resta che suggerire a tutti voi di affrontare questo tema, anche con la semplice lettura del libro che ho citato, o rivolgendovi personalmente a consulenti – formatori preparati come coloro che fanno parte di Performando. Il benessere organizzativo è la chiave per ottenere maggiore trasparenza, serenità, rispetto e conseguente efficienza all’interno di uno Studio.

Laura Valentini

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